Wednesday, April 26, 2006

saluti e baci

carissimi oggi scrivo solo per salutarvi, ma non tremate perchè sparirò solo per qualche giorno.....
la capitale mi aspetta e chissà cosa avrà in serbo per me....ahahahahahahaha
ma dai state sereni tanto come sempre farò la brava!
un baciotto e....fate i bravi!

Monday, April 24, 2006

quanta saggezza

Fortuna caeca est (ma la sfortuna ci vede benissimo.......almeno per me!!!!)

Sunday, April 23, 2006

chicche notturne

Giacché la notte porta consiglio beccatevi questo detto popolare....
"il tempo viene per chi sa aspettare" (il tempo ristabilisce la verità, ripara i torti, ridimensiona i problemi, lenisce i dolori o li fa dimenticare.....insomma bisogna imparare a saper aspettare!)
GOOD NIGHT

e per tutti voi....Faber est suae quisque fortunae (senza traduzione tanto è frase celebre)

Friday, April 21, 2006

I GIORNI DELL'ABBANDONO

L'avete visto questo film? E' di Faenza con la Buy e Zingaretti (eh si proprio quello....Montalbano è)....che film particolare tanto che onestamente non so dire se mi sia piaciuto o meno. Confusionario in alcune scene e lei che sembra quasi impazzire quando scopre che lui ha un altra....eh si il vuoto di senso che il coprotagonista dice di avere ha un nome ed una età ben precisa.....
Lei così fragile trova la forza di tornare in sè e di accettare anche la nuova relazione del marito perchè capisce checiò che più conta sono i suoi figli già abbastanza trascurati a causa del senso di abbandono vissuto.

Che tristezza però vedere come anche i più grandi amori finiscono e non c'è nulla che tu possa fare per tenerli insieme e devi imparare di nuovo a camminare da sola fino a quando, non capita a tutti però, gli occhi si riaprono su un nuovo amore......

Wednesday, April 19, 2006

ex colleghi e non solo

che bello ritornare in un posto dove sai che, nonostante la tua presenza non sia più costante, ancora ti senti a casa ma questa sensazione nasce solo dal vedere alcune persone e dal constatare che mi accolgono sempre con lo stesso affetto. in 8 mesi ho lasciato il segno.....no no tranquilli non ho alzato le mani su nessuno anche se..... ;op
dai scherzo....sono così buona io!!!! Vorrei dire ai miei ex colleghi che.....aspetto ancora questa uscita!!!!!!!! se poi volete estendere l'invito no problem basta che operate in maniera intelligente e a me favorevole.... ;o)
ora vado a vedere un film comodamentea letto....i giorni dell'abbandono (come sono allegra!)
kiss

The Passion


perchè questa immagine?perchè ieri ho visto il film di mel gibson e....ragazzi che sofferenza!uno spettacolo davevro crudo che non può lasciare indifferenti. Magari avrebbe potuto evitare e risparmiarci qualcosa però.....guardatelo se non l'avete ancora fatto.

ben trovati!!!!

a tutti voi....amici vicini e lontani....BEN TROVATI!!!!!
passate bene le feste?eh eh quanta cioccolata avete mangiato.......io ho fato la brava (quasi) e ho tenuto a freno la mia gola......ah ah ah ah ah
però devo dire che le pastiere che ho fatto sono andate a ruba!!!!che grande cuoca!!!!
A proposito B. non appena arrivo da te la preparo così festeggiamo...cosa non si sa però l'importante è festeggiare!
bacini

Friday, April 14, 2006

BUONA PASQUA

negramaro

tre minuti

Tre minuti solo tre minuti per parlarti di me
forse basteranno a ricoprirti di bugie come se io dovessi mostrar di me quello che ancora no… non sono stato mai per convincerti ho due minuti ancora due minuti ma non li sprecherei per mentirti mai come neve fredda scenderei per coprir tutto quello che sei come sale bianco brucerei …brucerei tre minuti solo tre minuti per fidarti di me pensi basteranno a ricoprirmi di bugie come se tu dovessi saper di me quello che ancora no … non sono stato mai per convincerti ho due minuti ancora due minuti ma non li sprecherei per mentirti mai come neve fredda scenderei per coprir tutto quello che sei come sale bianco brucerei le bugie che ogni giorno direi come neve fredda scenderei per coprir tutto quello che sei come sale bianco brucerei… …bianco brucerei …bianco brucerei …bianco brucerei brucerei… brucerei… brucerei… …un minuto resta un minuto per poterti dire…

Wednesday, April 12, 2006

La paura che impedisce

A volte la paura è proprio una brutta cosa. Non ti fa vivere i momenti più belli. E' una specie di maledizione se non sai vincerla.
Quante volte avete lasciato che la paura vi impedisse di fare delle scelte probabilmente insensate agli occhi di chi vi era accanto? Quante volte avete lasciato al cuore la facoltà di agire senza la censura continua e rigida della ragione? Troppo spesso ci limitiamo, ci costringiamo in ruoli che poco si addicono a noi, a come vorremmo essere e non a come gli altri vorrebbero che fossimo.... Avere il controllo dei propri pensieri e delle proprie azioni è giusto anche perchè non siamo animali privi di ragione, ma è corretto nei nostri confronti permettere ai nostri desideri di avere sensata realizzazione. Non pensiamo al dopo forsennatamente perchè, in questo modo, ci impediamo di godere delle piccole/grandi gioie di tutti i giorni.....godiamo e soprattutti viviamo il momento e lasciamo al tempo di far sì che le cose abbiano il loro corso. In certi casi è meglio avere un rimorso che non un rimpianto (e ve lo dico per esperienza diretta) e certamente la paura.....la maledettissima paura ti lascia solo amarezza e rimpianto di aver potuto fare e non aver fatto.....

NIETZSCHE

Chiunque combatta contro i mostri dovrebbe badare a non diventare un mostro egli stesso.
Perchè quando scruti l'abisso, l'abisso scruterà dentro di te.

Monday, April 10, 2006

SIAMO IN SERIE C!!!!!

Ebbene sì amici e non,
la sqaudra di pallavolo del santa maria (categoria prima divisione) della quale faccio parte sabato 8 aprile ha sconfitto l'Asci Potenza per 3 set a 0 e si è conquistata la meritata vittoria dei play off!!!!! Cosa vuol dire questo? Che siamo salite in serie C!!!!! Una giornata meravigliosa turbata purtroppo dal funerale del piccolo Tommaso.....ragazzi pensiamoci a queste cose e proviamo a cambiare. Il cuore dell'uomo è diventato troppo insensibile all'amore per la vita ancor di più se è la vita di un essere la cui unica colpa è quella di trovarsi al momento sbagliato nel posto sbagliato. Non facciamo pagare ai piccoli le nostre colpe......
Vi abbraccio tutti conoscenti e non....

Thursday, April 06, 2006

tucidide

Il male non è soltanto di chi lo fa: è anche di chi, potendo impedire che lo si faccia, non lo impedisce.

Che sia questo un monito per tutti coloro che soffrono, che hanno sofferto o hanno e fanno soffrire altre persone.....per chi non impedisce le terribili barbarie e magari le fomenta o ne diventa in prima persona artefice.
Al piccolo Tommaso che ora non allieterà più la sua casa.....
L'indignazione di noi tutti, la consapevolezza che non ci si ferma neanche davanti ad un essere puro e innocente ci spinge, ancora una volta, ad un grido che si alza a chiedere clemenza per tutti quei bambini (vedi Denise) che ancora aspettano di tornare a casa vivi o morti che siano (scusate la mia crudezza). Ogni genitore ha il diritto di godere dei propri figli, di condurli per mano sulla strada della vita fino al momento in cui gli stessi figli, sotto gli occhi attenti e amorevoli dei genitori, spiccheranno il volo. Non togliete mai ad un genitore questa gioia e nella disgrazia non sia impedito loro di poterne piangere il corpo e il ricordo.

Monday, April 03, 2006

VITTIME E COLPEVOLI - FRA I MEANDRI DELLA PEDOFILIA. «UN FILM PER USCIRE DALL'OMBRA» di EMILIA PATRUNO

Un tema scabroso affrontato senza nascondere nulla e senza ammiccamenti, in una pellicola forte e molto diretta che, dicono gli esperti, potrebbe essere usata nelle scuole per preparare i bambini. E nelle carceri per "guarire" i pedofili.

Un film coraggioso, sfaccettato, che non nasconde e non ammicca su un argomento dolorosamente di attualità, finora "relegato" nei Tg o nelle cronache dei quotidiani: la pedofilia. Territori d'ombra, il film di Paolo Modugno che esce in questi giorni nelle sale, è un film da vedere. L'agghiacciante realtà della pedofilia e più in generale della violenza perpetrata sui minori, viene messa in luce in tutte le sue molteplici realtà (alcune di "ordinaria banalità", altre di straordinaria, glaciale determinazione) in un film noir che fa riflettere.

La storia ruota attorno a Luca (un'infanzia distrutta da violenze in famiglia, interpretato da Pino Quartullo), Margherita (sostituto procuratore, che ha perso un figlio per le conseguenze di un attentato mafioso, l'attrice Rosa Ferraiolo), e Franz (Toni Bertorelli), procuratore della Repubblica con un oscuro passato legato alle attività criminali di un certo avvocato Dolbecco (Laurent Terzieff), incriminato a Milano per terrorismo nero, e in seguito scagionato grazie alla testimonianza di Franz. Dolbecco si è "riciclato" come tramite di incontri tra pedofili e minori e produttore di cassette pedo-pornografiche.

Un altro binario che si intreccia con il precedente è quello del dramma sociale degli abusi sessuali sui minori: c'è la famiglia che vive in un profondo degrado culturale e materiale (Leo Gullotta, bravissimo, è Antonio, un disoccupato sposato a una donna sciatta e acquiescente) e vende il suo bambino a Dolbecco. C'è il consumatore di video porno, il traffico internazionale (una famiglia dell'Est europeo che accetta di far prostituire la figlia per "mettersi in regola"), il traffico internazionale su Internet e anche il rapporto tra un pedofilo "innamorato" e una bambina trascurata dalla famiglia (medioborghese, non indigente, ma disattenta, banalmente amorfa), che si sente quindi gratificata dalle sue attenzioni.

Il film ci ha colpito per il suo rigore, perché chi l'ha firmato (Paolo Modugno e Veronica Salvi) ha saputo trattare un così difficile soggetto senza scadere nella morbosità né nell'allusione, tratteggiando personaggi che non possono essere classificati banalmente come negativi o positivi.
Maria Rita Parsi, psicoterapeuta, presidente di Movimento bambino, ha apprezzato il possibile utilizzo della pellicola nelle scuole, per genitori e bambini, allo scopo di affrontare insieme l'argomento, senza creare allarmismi ma dando ai piccoli un'arma con cui potersi difendere da possibili insidie. Angelo Aparo, psicologo nel carcere milanese di San Vittore, ne ha ipotizzato persino un utilizzo terapeutico, proprio a partire dai carcerati.
Il regista Paolo Modugno dice che il film "finisce male" perché il bene non vince, e il pedofilo - dopo sei anni, nella storia di Territori d'ombra - esce dal carcere esattamente uguale a com'era prima (la pena massima nel nostro Paese è di sette anni, e la recidiva è molto alta). "Il film è chiaro", sottolinea Aparo. "Se non si fa nulla non si lavora, e "non c'è alcun lavoro" né nel senso della rielaborazione da parte del pedofilo, né in quello della responsabilizzazione dell'Istituzione, come più o meno vanno le cose, oggi, così che tutto rimane immutabile. Una persona che vive nel male è anche una persona che, a sua volta, a qualche livello, è prigioniera del male. Quindi, se da un lato bisogna tener conto che è sempre molto difficile che sia accolto l'invito a uscire dal male per tutta una serie di ragioni, d'altra parte è bene considerare come assunto che chi vive nel male, in fondo, se contattato nel modo migliore, ha una sua motivazione a liberarsi egli stesso dal male".

"Uno che fa il male ma che sta anche male"
Il pedofilo, dice Aparo, "non è il protagonista dei propri pensieri, ma il burattino delle proprie compulsioni, una persona che fa il male ma che sta anche male. Come ogni persona che soffre, non possiede completamente la sua storia. Ne conosce i frammenti, che agiscono con effetto compulsivo inducendolo a tradurre in pratica quello che potrebbe essere affrontato sul piano dell'elaborazione: il pedofilo rimane, allo stato attuale, quello che è. Nessuno ha la possibilità di parlare con lui, prima che ci sia l'episodio di pedofilia, perché difficilmente un pedofilo va dall'analista, e in generale nessuno è disponibile ad ascoltare. Ci si muove in un'area problematica, perché per fare questo percorso, uno deve prima di tutto disvelarsi. D'altra parte, c'è tutta una corposa motivazione a occultare quello che andrebbe disvelato... In carcere, per un pedofilo c'è soltanto il raggio dei "protetti", perché persino per il più feroce delinquente il pedofilo è un subumano".
Per questo, sostiene lo psicologo, "il film potrebbe essere il punto di partenza per lo sviluppo di un'elaborazione che porti il pedofilo a emanciparsi. O in carcere, con pedofili che in un certo senso non hanno nulla da perdere perché hanno già svelato la loro identità, o con pedofili che siano usciti dal carcere, con un periodo di carcerazione alle spalle che non è servito a elaborare il reato commesso. O, ancora, con "famiglie a rischio". Le storie dei bambini feriti sono molto spesso più vicine e più domestiche... Perché anche questo è un pregio del film: l'aver fatto capire che in certe coppie spesso si va avanti per inerzia, inchinandosi al compromesso, per cui uno finge di non sapere, mentre l'altro si assume la maggior quota di responsabilità, l'acquiescenza e la connivenza marciano di pari passo, tutto in funzione di un obiettivo che, magari, è importante - la sopravvivenza -, ma che potrebbe essere perseguito in altro modo".

Il film è stato sostenuto da associazioni che lavorano quotidianamente sui vari aspetti della pedofilia (normativo, preventivo, di trattamento e recupero). Associazioni come Terre des hommes (che ha realizzato anche un simpatico libretto, protagonista un porcospino, che insegna ai piccoli come difendersi da adulti invadenti), Telefono Arcobaleno, l'associazione di don Di Noto, oltre a Cismai e Ecpat Italia. E va riconosciuto a Paolo Modugno il merito di aver sottolineato un aspetto della pedofilia che investe "l'ideologia costitutiva della società dei consumi, che si è spinta fino a comprendere anche il consumo degli esseri umani, arrivando a quelli più deboli, indifesi e innocenti, i bambini", vale a dire la presenza di gentaglia come il Dolbecco del film, uomini per cui business is business, e le cassette pedopornografiche sono oggetti richiesti, che hanno un mercato. Non importa se il business porta con sé morte, dolore e assenza di futuro per "qualcuno". E se questo "qualcuno" è un bambino, tanto peggio. Un discorso che andava fatto, in una società che sembra privilegiare sempre e solo il profitto. Una società che si scandalizza tanto, ma spesso lascia impunito soprattutto chi, sullo scandalo, ci fa i quattrini.